Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XVIII – 26 giugno 2021.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

Il rischio di un picco di variante Delta di SARS-CoV-2 è concreto se non si fa tracciamento e prevenzione. Da poco è stata individuata una sotto-variante della Delta denominata AY.1 (cosiddetta “Delta plus”) ai saggi risultata contagiosissima, più della stessa variante Delta di SARS-CoV-2 che è letteralmente esplosa nei contagi in Gran Bretagna in questi giorni. Il primo sequenziamento di AY.1 è stato comunicato nel mese di aprile. AY.1 si lega con maggiore affinità ai recettori delle cellule polmonari e, dagli studi preliminari, è potenzialmente più letale della stessa variante Delta.

Intanto, la variante Delta di SARS-CoV-2 costituisce il problema attuale anche nel nostro Paese. La scorsa settimana il raggiungimento in Gran Bretagna di 8000 casi di contagi della variante in un giorno ha indotto a un allarme internazionale, cui si sono aggiunte le segnalazioni da parte di Israele e di altri stati nazionali extraeuropei. L’esplosione nel Regno Unito dove è vaccinato oltre il 70% della popolazione ha immediatamente fatto comprendere l’entità del problema anche ai responsabili della gestione amministrativa della sanità.

Gli studi preliminari pubblicati su Public Health England dimostrano che la copertura di una dose del vaccino di AstraZeneca contro la variante Delta di SARS-CoV-2 è solo del 33%, con un 67% di probabilità di contagiarsi anche se vaccinati. La copertura con due dosi del vaccino di AstraZeneca sale a circa il 60%, ma rimane un 40% di rischio di contagiarsi anche con due dosi. Per il vaccino Pfizer la singola dose ha un’efficacia pressoché identica, mentre la vaccinazione completa assicura un 88% di protezione. Conforta sapere che la percentuale degli ospedalizzati tra i vaccinati che hanno sviluppato la patologia COVID-19 è inferiore di quella dei contagiati non vaccinati.

In Italia, dopo il focolaio di 14 positivi alla variante Delta di SARS-CoV-2 sviluppato nella palestra di Milano, sono stati segnalati all’Istituto Superiore di Sanità numerosi altri casi. La scorsa settimana la percentuale rilevata (i sequenziamenti sono ancora pochi) era del 3,4% delle infezioni nel Lazio, del 2,9% in Sardegna, del 2,5% in Lombardia.

Martedì è stato accertato e segnalato un focolaio tra Piacenza e Cremona di 24 casi. In Campania in pochi giorni sono stati segnalati 80 casi nelle cittadine dell’area vesuviana, con 44 casi a Torre del Greco e un focolaio in una palestra di Agerola.

Secondo le priorità dei notiziari, sembra che il problema principale degli italiani sia togliersi la mascherina all’aperto, ossia eliminare l’unico mezzo di prevenzione che stiamo adoperando.

Tracciamento, sequenziamento e isolamento degli infetti se praticati per tempo su tutto il territorio nazionale potrebbero evitare una nuova ecatombe, che non sarebbe certo delle proporzioni di quella che abbiamo avuto fino a poco tempo fa (e si continua a morire di COVID-19) ma rimarrebbe sempre una colpevole strage, evitabile con buon senso, efficienza e senso di responsabilità. Almeno questa volta, vogliamo fare un minimo di prevenzione secondaria? [BM&L-Italia news, giugno 2021].

 

Notule

BM&L-26 giugno 2021

www.brainmindlife.org

 

 

 

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